CURRICULUM
Ho studiato flauto per pochi anni da bambino, per continuare all'età di 20 anni presso il Conservatorio di Lucca, dopo aver conseguito la maturità.
Mi sono diplomato studiando presso la Scuola di Musica di Fiesole con Marzio Conti.
Successivamente ho approfondito lo studio con i flautisti: Conrad Klemm, Alain Marion, Trevor Wye, Giampaolo Pretto.
Ho suonato in varie formazioni orchestrali e cameristiche e collaborato regolarmente con le Vereinigte Bühnen Bozen per la realizzazione di musical.
Dal 1987 insegno flauto presso l'Istituto Musicale “Vivaldi”.
PRESENTAZIONE
….... "E io ho soffiato, soffiato. D'improvviso dalla canna è uscito il suono, e insieme al suono anche il mio cuore, che mi premeva in gola, spingeva, quasi mi soffocava, non capivo più niente. C'era solo quel suono che usciva dal flauto e contemporaneamente entrava dentro di me, s'infilava nel mio cervello, nelle ossa, nello stomaco. Quel suono era tutt'uno con me. Da allora è sempre stato così. Ogni volta che dal flauto mi escono le prime note, ritrovo l'emozione e lo stupore del mio fiato che diventa suono, io sono quel suono". (Severino Gazzelloni)
Il flauto traverso è uno strumento molto antico dal fascino indiscutibile.
La magia del suo suono è probabilmente legata al fatto che l'aria che respiriamo, permettendoci di vivere, è la stessa che fa “vivere” anche il nostro strumento.
Forse, proprio per questo motivo, i suonatori di strumenti a fiato percepiscono con profonda emozione il proprio suono.
La letteratura flautistica abbraccia tutto l'arco della storia della musica, il periodo più importante e più ricco di composizioni è probabilmente quello barocco.
Haendel, Bach, Mozart, Debussy, ....... hanno scritto pagine importanti per il flauto.
Strumento che possiamo apprezzare nell'orchestra sinfonica; il suo colore inconfondibile è quello che spicca più in alto di tutti.
Il flauto ha avuto anche un grande successo nella musica pop degli anni '70, in particolare è stato usato dal gruppo Jethro Tull con il mitico Jan Anderson.
IL CORSO DI FLAUTO ALL'ISTITUTO MUSICALE VIVALDI
Il flauto traverso ci costringe subito ad una sfida impegnativa:
“la costruzione del suono”.
Questo momento iniziale, dove si mettono le basi per il nostro futuro di flautisti, è senza dubbio il più delicato, tutto il resto non presenta particolari problemi.
Durante il corso impareremo le varie tecniche dello strumento, grazie alle quali potremo affrontare, in modo adeguato, sia il repertorio storico che quello moderno.
Faremo esercizi, studi, brani, impareremo a suonare in pubblico, ma sopratutto suoneremo molto insieme, perché è tramite l'imitazione che si può imparare meglio e più velocemente.
Il corso è suddiviso in due cicli.
Nel primo ciclo, della durata di tre anni, completeremo il lavoro di conoscenza di base del flauto.
Nel secondo ciclo, della durata di quattro anni, approfondiremo il repertorio del nostro strumento rispettando sia i gusti che le capacità di ognuno.
Carlo Carli
Ho studiato flauto per pochi anni da bambino, per continuare all'età di 20 anni presso il Conservatorio di Lucca, dopo aver conseguito la maturità.
Mi sono diplomato studiando presso la Scuola di Musica di Fiesole con Marzio Conti.
Successivamente ho approfondito lo studio con i flautisti: Conrad Klemm, Alain Marion, Trevor Wye, Giampaolo Pretto.
Ho suonato in varie formazioni orchestrali e cameristiche e collaborato regolarmente con le Vereinigte Bühnen Bozen per la realizzazione di musical.
Dal 1987 insegno flauto presso l'Istituto Musicale “Vivaldi”.
PRESENTAZIONE
….... "E io ho soffiato, soffiato. D'improvviso dalla canna è uscito il suono, e insieme al suono anche il mio cuore, che mi premeva in gola, spingeva, quasi mi soffocava, non capivo più niente. C'era solo quel suono che usciva dal flauto e contemporaneamente entrava dentro di me, s'infilava nel mio cervello, nelle ossa, nello stomaco. Quel suono era tutt'uno con me. Da allora è sempre stato così. Ogni volta che dal flauto mi escono le prime note, ritrovo l'emozione e lo stupore del mio fiato che diventa suono, io sono quel suono". (Severino Gazzelloni)
Il flauto traverso è uno strumento molto antico dal fascino indiscutibile.
La magia del suo suono è probabilmente legata al fatto che l'aria che respiriamo, permettendoci di vivere, è la stessa che fa “vivere” anche il nostro strumento.
Forse, proprio per questo motivo, i suonatori di strumenti a fiato percepiscono con profonda emozione il proprio suono.
La letteratura flautistica abbraccia tutto l'arco della storia della musica, il periodo più importante e più ricco di composizioni è probabilmente quello barocco.
Haendel, Bach, Mozart, Debussy, ....... hanno scritto pagine importanti per il flauto.
Strumento che possiamo apprezzare nell'orchestra sinfonica; il suo colore inconfondibile è quello che spicca più in alto di tutti.
Il flauto ha avuto anche un grande successo nella musica pop degli anni '70, in particolare è stato usato dal gruppo Jethro Tull con il mitico Jan Anderson.
IL CORSO DI FLAUTO ALL'ISTITUTO MUSICALE VIVALDI
Il flauto traverso ci costringe subito ad una sfida impegnativa:
“la costruzione del suono”.
Questo momento iniziale, dove si mettono le basi per il nostro futuro di flautisti, è senza dubbio il più delicato, tutto il resto non presenta particolari problemi.
Durante il corso impareremo le varie tecniche dello strumento, grazie alle quali potremo affrontare, in modo adeguato, sia il repertorio storico che quello moderno.
Faremo esercizi, studi, brani, impareremo a suonare in pubblico, ma sopratutto suoneremo molto insieme, perché è tramite l'imitazione che si può imparare meglio e più velocemente.
Il corso è suddiviso in due cicli.
Nel primo ciclo, della durata di tre anni, completeremo il lavoro di conoscenza di base del flauto.
Nel secondo ciclo, della durata di quattro anni, approfondiremo il repertorio del nostro strumento rispettando sia i gusti che le capacità di ognuno.
Carlo Carli